Ciao Nicola,Nicola ha scritto:Bene questo non lo sapevo :P
comunque quello che a me preme di sapere è com'è la facoltà di ingegneria energetica all'uni di pisa in quanto so che molto difficilmente sarò dei vostri..perciò il problema da risolvere è scegliere fra il poli di torino e pisa :)
grazie candida
da ingegnere industriale mi inserisco nella conversazione e cerco di darti qualche consiglio il più onestamente possibile.
Vedo che sei interessato ad Energetica.
Prima di tutto parliamo del Sant'Anna. L'ingegneria energetica non è uno dei settori di "punta" della scuola, i quali sono fondamentalmente la biomedica, l'informatica e le telecomunicazioni. Tuttavia l'esperienza alla scuola per un ingegnere energetico rimane INESTIMABILE per la forte formazione di base e l'ambiente che ti farà crescere e ti permetterà di inserirti con facilità in contesti anche lontani dai suo interessi principali, magari anche in laboratori esteri. Aggiungo che recentemente all'interno dei nostri centri di ricerca (in collaborazione con il settore di Agraria) sta crescendo un forte interesse per le energie rinnovabili, specialmente da biomasse.
Ora parliamo dell'Università di Pisa (d'ora in poi colloquialmente Unipi :D). Se dovessi iscriverti ad energetica, ti sconsiglierei di optare per Pisa. Il corso non si distingue per l'elevata qualità ed il dipartimento non è all'avanguardia. All'interno dell'ambiente universitario si sente dire che "in Toscana se vuoi fare meccanica fredda devi andare a Pisa, se vuoi fare meccanica calda devi andare a Firenze". In entrambi i casi gli insegnamenti sono fondamentalmente incentrati sulle macchine termiche e scarsamente sulle rinnovabili. Per molti altri corsi invece Pisa può essere un'ottima scelta a livello nazionale (vedi, ad esempio, informatica). Aggiungo che all'Unipi (anche se iscritti al Sant'Anna) è possibile cambiare corso di laurea dopo qualche mese senza perdere la prima sessione di esami.
Insomma, ti consiglio di fare anche il test a Torino, che non ti preclude la possibilità di iscriverti da noi in un secondo momento.
A presto,
Roberto